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Il Metapontino tutto da scopire

Aggiornamento: 30 mag 2021

Policoro, l’antica Heraclea, sorge al centro del Golfo di Taranto, nelle vicinanze del fiume Agri, sulla fertile pianura di Metaponto e a pochissimi chilometri dal mare, nella profonda anima della costa ionica.





Il mare e l’archeologia, la natura incontaminata del Bosco Pantano, il profumo delle rinomate fragole e degli altri prodotti della terra, ma anche eventi coinvolgenti, non possono che motivare un viaggio nel poliedrico territorio di Policoro e della Magna Grecia, per una vacanza dalle diverse sfaccettature, all’insegna della continua riscoperta del passato.

Passato che ferve nel Museo Archeologico Nazionale della Siritide, proprio attiguo al Parco, nei cui pressi si trovano anche il Santuario di Demetra e il Tempio di Dioniso, del VII secolo a. C.. Come Metaponto, anche la città di Policoro si distingue come importante centro balneare della regione e della costa ionica, grazie anche ad un cospicuo numero di strutture ricettive e balneari di qualità, luogo ideale per una vacanza tra mare e cultura da non dimenticare!

In tal senso contribuisce anche il cospicui numero di eventi che interessa la zona, come il “Blues in Town Festival”, considerata la rassegna blues più importante del sud Italia, e “Meraviglie di Sabbia”, una vera e propria competizione tra artisti che realizzano sculture di sabbia alte fino a tre metri.

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Cosa Vedere a Nova Siri

Nova Siri è un piccolo comune in provincia di Matera, situato sulla costa jonica e diviso in Nova Siri Paese (in dialetto U Paìs) e Nova Siri Marina o Scalo (in dialetto A Staziòn), quest’ultima località particolarmente famosa per il turismo balneare.

Questo grazioso paese situato in parte nella provincia di Matera e in parte sul confine calabrese è particolarmente ricco di bellezze naturali e vanta un interessante profilo storico-culturale.

Fino al 1872 Nova Siri era chiamata “Bollita”, nome che potrebbe derivare da Boletum, ossia “terreno incolto” o da Castrum Boletum, cioè “fungo”.

A testimonianza di questa antica origine resta la Torre Bollita risalente al 1520, una torre di avvistamento “cavallara” di costruzione cilindrica in tufo situata a pochi chilometri dal centro abitato. All’interno della torre vi erano appunto i cavalli a disposizione delle guardie, che servivano per consentire loro di correre ad allertare la popolazione in caso di avvistamento di navi turche.

Divenne “Nova Siris” quando lo storico Strabone accertò che in quel luogo sorse la città greca di Siris, sviluppatasi nei pressi dell’omonimo fiume.

Il nucleo più antico si sviluppò lungo la costa, dove sono presenti ancora diversi resti archeologici risalenti al periodo ellenistico.

Durante il Cinquecento il borgo divenne feudo dei Caracciolo, per poi essere assegnato in dote alla famiglia spagnola dei De Castro, il cui massimo rappresentante è Diego Sandoval de Castro, presunto amante di Isabella Morra, la giovane poetessa di Valsinni assassinata dai suoi fratelli. A questa famiglia fecero seguito i Crivelli, duchi di Rocca Imperiale.

Le spiagge e il mare di Nova Siri Marina sono la meta preferita di tanti viaggiatori che ogni anno scelgono questa località per il bel lungomare, le spiagge bianche, il fondale digradante e il mare da cartolina.

Le spiagge sono particolarmente spaziose e la presenza di sassi colorati sulla battigia segnala la presenza della vicina Calabria. Infatti a Nova Siri ci sono le ultime spiagge di sabbia prima di quelle “pietrose” che vanno sino a Villa Piana (Cosenza).

Da segnalare la ricca presenza di macchia mediterranea, eucalipteti e pinete nelle vicinanze delle spiagge. Il borgo antico si trova a poco meno di 10 km dal mare in una zona collinare contornata da uliveti, campi coltivati, vigne e fichi d’India.

Per le sue estese piantagioni di agrumi, tabacco e ortaggi, Scanzano Ionico è definita piccola California del Sud, ma è anche un interessante riferimento balneare per i turisti provenienti dall’Italia e dall’estero.

Le sue ampie spiagge di sabbia dorata, ben attrezzate e organizzate per allietare le vacanze estive, hanno conseguito più volte riconoscimenti ambientali e il visitatore spinto da curiosità non resta deluso!

Il borgo marino di Scanzano Ionico presenta anche interessanti architetture come il Palazzo baronale, meglio noto come “Palazzaccio”, mentre a ridosso del mare sorge la possente torre aragonese.

Fino al 1974 frazione di Montalbano Jonico, Scanzano Ionico è così l’ultimo paese lucano ad essere creato in provincia di Matera.

Di fondazione medioevale, ma successivamente divenuto feudo di Pietro da Oledo cui si deve l’edificazione del Palazzo Baronale, noto anche come Palazzaccio, la storia di Scanzano Ionico affonda le radici in tempi antichissimi, quando il suo territorio era frequentato dai Micenei, di cui restano ancora impresse profonde tracce in località Termitito, non molto lontano dal centro del paese. Qui sono stati rinvenuti i resti archeologici di un insediamento risalente al XIII-XI secolo a. C.

A corredo di rilassanti giornate da trascorrere sulle spiagge del borgo marino, non è da escludere l’idea di organizzate una gita culturale alla scoperta del passato e delle altre bellezze di Scanzano Ionico.

L’itinerario può così avere inizio dai siti di interesse storico, a partire dalla località Termitito, dove sono state rinvenute antiche terme romane con testimonianze micenee del XIII –XI secolo a.C., per spingersi fino al nobile Palazzo Recoleta, una masseria fortificata caratterizzata da un ampio portale, da una torre quadrata e da due torri situate agli angoli della facciata. Bellissimo è anche il casale di Andriace.

Una tappa imperdibile poi può interessare il delizioso centro storico caratterizzato dalle casette bianche dei coloni della riforma fondiaria, e l’imponente Torre di Mare, primo bastione di avvistamento e protezione di un terreno da sempre conteso.

Divenuta famosa per il film di Rocco Papaleo Basilicata Coast to Coast, Scanzano rappresenta la giusta conclusione di un itinerario splendido racchiuso in dieci 10 chilometri fatto di storia, arte, cultura, mare e sapori culinari speciali.

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